Baldesar Castiglione (1478 - 1529)



Avete a sapere ch'io non mi contento del cortigiano s'egli non è ancor musico e se, oltre allo intendere ed esser sicuro a libro, non sa di varii instrumenti; perché, se ben pensiamo, niuno riposo de fatiche e medicina d'animi infermi ritrovar si può più onesta e laudevole nell'ocio, che questa; e massimamente nelle corti [...]

Così criveva Baldesar Castiglione ne Il libro del Cortigiano (1528), che disegna in forma dialogica la figura del cortigiano perfetto secondo gli ideali del Rinascimento. Insieme con gli spunti didascalici attinenti ad ogni aspetto del vivere cortese,oltre alle lodi per la musica indispensabile al buon "Cortegiano", entrano nei dialoghi del libro riferimenti musicali, che riflettono gusto, usi, ideologie e tendenze dell'alta società italiana.  
 Il letterato e raffinato uomo di corte, visse presso Ludovico il Moro, i Gonzaga e il duca di Urbino; infine fu nunzio di papa Clemente VII a Madrid.



Erik Satie. Parade, balletto realista in un quadro


Erik Satie

Parade è un'opera-manifesto provocatoria nel suo "realismo", nella rappresentazione di una realtà straniata da music-hall e da circo congestionata di suoni, rumori e comparizioni di personaggi senza ruolo né parte. .
Frutto di una collaborazione fra Satie, Cocteau (soggetto), Picasso (scene e costumi), Masine (coreografia) è composto in uno spirito molto vicino alla musica da café-concert.  
Il "balletto realista" trae i suoi effetti dall'uso frequente della batteria e dall'improvviso intervento di rumori diversi (sirena, macchina da scrivere, ruota di una lotteria). Sul palcoscenico tre giocolieri si sforzano invano di attirare i curiosi in un teatro da fiera dove si svolge un altro spettacolo tenuto nascosto. 
Parade, rappresentato in prima mondiale a Parigi il 18 maggio 1917, fu  accolto con fischi e lazzi provocando uno scandalo che consacrò la fama di Satie.