Musica e simbologia nell'antica Cina.





Nell'antica Cina la musica interveniva nelle cerimonie religiose e civili e nell'educazione dei giovani. Il Li chi (Libro dei riti) ha un ampio capitolo dedicato alla musica, in cui viene fatto cenno anche agli strumenti e alle danze. Lo Shih ching (Libro dei versi) contiene 305 canti: inni, canzoni popolari
Nel II millennio a,C. le melodie si basavano su pochi suoni e avevano carattere cantilenante. In seguito entrarono in possesso di un vero e proprio sistema musicale, la cui base era costituita da una vera e propria scala pentatonica, cioè di 5 gradi, determinati dal grave all'acuto mediante la successione di quinte; le trasposizioni della serie pentatonica sui vari gradi generavano cinque diversi modi.
La musica era strettamente connessa con una simbologia cosmogonica. Essa era basata sui Lyù, tubi sonori, dapprima di bambù e poi di metallo o di pietra, in numero di 12. quante cioè sono le lune e suddivisi in due serie di 6, l'una dipendente dal principio maschile, l'altra dal femminile. 
I gradi della scala pentafonica sono messi in rapporto con i cinque elementi (terra, fuoco, acqua,legno,metallo), con i cinque punti della bussola (Centro, Nord, Sud, Est, Ovest), con i cinque numeri (5, 6, 7, 8, 9) e, meno la tonica, con le quattro stagioni:
tonica (chang) è in rapporto con la terra, col centro della bussola, col numero 5; rappresenta il principe.
seconda (chang) è in rapporto con l'autunno, il metallo, l'Ovest e il numero 9; rappresenta i ministri.
terza (kyò) è in rapporto con la primavera, il legno l' Est, il numero 8; rappresenta il popolo.
quarta (tchi) è in rapporto con l'estate, il fuoco, il Sud il numero 7; rappresenta i pubblici servizi.
quinta () è in rapporto con L'inverno, l'acqua, il Nord, ilo numero 6; rappresenta i prodotti.
Le eventuali perturbazioni nei singoli gradi portano queste conseguenze sinistre:
perturbazione nel kong porta disordine, il principe è arrogante;
perturbazione nel chang porta deviazione, gli ufficiali sono depravati;
perturbazione nel kyò porta inquietudine, il popolo è afflitto;
perturbazione nel tchi lamenti, i sevizi pubblici sono gravosi;
perturbazione nel yù porta pericolo, le risorse sono esaurite.
Quindi vi sono similitudini e rapporti tra i fatti psicologici, sociali, politici e i suoni.
Secondo Confucio:
La musica è l'armonia del cielo e della terra
La musica trae dal cielo il suo principio d'efficacia
La musica feconda i germi della virtù che l'uomo porta nel cuore






C.Debussy. Trois Nocturnes





Debussy così scriveva:"Il titolo Nocturnes vuol prendere qui un senso più grande e soprattutto più decorativo. Non si tratta della forma abituale del Notturno, ma di tutto quello che questa parola contiene e di luci , specchi".
Il progetto dei tre Nocturnes (Nuages, Fetes, Sirènes) fu tormentato prima della trionfale esecuzione ai Concerts Lamoureux, il 9 dicembre 1900. Ideati nel 1892 e ripresi due anni più tardi in una versione per violino e orchestra, i Nocturnes furono riscritti nella versione definitiva tra il 1897-1899.
I Nocturnes abbandonano ogni schema tradizionale per la novità timbrica e il libero fluire nella costruzione formale. La suggestione extra-musicale e quindi l'attenzione a suggerimenti di tipo pittorico, rappresentano lo stimolo a cercare preziosità inedite d'orchestrazione, una grande libertà di scrittura e una grande ampiezza di orizzonti sonori, di risonanze lontane, di contrasti luce-ombra.
Debussy:"Nuages è l'aspetto immutabile del cielo con il cammino lento e malinconico delle nuvole, sfumato in una agonia grigia, dolcemente tinta di bianco". Su questo "lento cammino" s'innesta a tratti un lamentoso e breve intervento del corno inglese: il motivo è ripetuto tante volte, immutabile su sfondo orchestrale variabile, senza progredire né prestarsi a sviluppo. Esso ci dà un senso di stasi e sospensione totale del tempo nella contemplazione. La seconda sezione è più mossa, con un canto dedicato e un po' orientaleggiante (scala pentatonica cinese). La terza sezione riprende l'ultima parte della prima: ancora il corno inglese, il procedere dei ritmi si interrompe e si riduce in frammenti svanendo.

Debussy:"e' il movimento, il ritmo danzante dell'atmosfera con lasmpi di luce: è anche l'episodio di un corteo (visione abbagliante ve chimerica) che passa attraverso la festa e il duo miscuglio di musica, di polvere luminosa che partecipa ad un ritmo totale". L'orchestra è percorsa da un ritmo ostinato e da una ebollizione continua di accenti e gesti danzanti. La parte centrale del pezzo è rappresentato dalla Fanfara, un ritmo di marcia che, ripetuto infinite volte, sembra venire da molto lontano, per avvicinarsi sempre più, ed esplodere fragorosamente. La terza sezione, in cui ritorna il primo episodio, si chiude con frammenti di suono, sempre più piano e lontano: tutto si dissolve nel silenzio
Debussy:"Il mare, il suo ritmo infinito; poi tra i raggi argentei della luna, si sente il canto misterioso delle sirene". Il Notturno si avvale di un coro di voci femminili, il cui canto misterioso non poggia su parole, ma su vocalizzi.