Sergej Rachmaninov. Concerto per pianoforte e orchestra n°2, 1901. Do minore, op 18









Dopo l'insuccesso della sua prima sinfonia nel 1897, Rachmaninov cade in una profonda depressione. Solo una psicoterapia potrà ridargli il desiderio di scrivere musica. Potrà così terminare rapidamente una parte di questo concerto, che eseguirà lui stesso a Mosca, alla fine del 1900. Il successo ottenuto lo spinge a portare a termine con la composizione che egli presenterà nella sua versione integrale nell'ottobre 1901.
Di un taglio più tradizionale di quello dei modelli cui si ispira (Chopin, Liszt, Cajkovskij), il Concerto n°2 comprende tre movimenti (moderato, adagio sostenuto, allegro scherzando). Lo stile è soprattutto melodico, anzi sentimentale, ed il suo lirismo un po' scontato è spesso magniloquente.