Mauro Francesco









E' nato in Olevano sul Tusciano nel 22 dicembre 1888 e deceduto il 16 ottobre 1951. Figlio di Domenico e di Venosa Raffaella...Un uomo di profonda cultura con una vera e innata vocazione alla musica ed allo studio delle opere, la cui esecuzione come direttore della banda musicale gli riusciva eccellente con ottime affermazioni nelle moltissime occasioni. Ha molto viaggiato, anzi ha compiuto diverse volte la traversata dell'Atlantico verso gli Stati Uniti d'America, dove si esibiva come maestro dimostrando le sue spiccate qualità e capacità nelle città di New York. Fu arruolato nell'esercito ed al rientro in patria si ritrovò senza il posto di lavoro e con la numerosa famiglia a carico. Fu determinato a rivolgersi alla autorità provinciali e nazionali del tempo con lettere di protesta anche al Papa ed al Duce Mussolini. Queste lettere nel paese gli procurarono l'accusa di sovversione ed antifascismo e poteva rischiare il carcere.
Negli inquisitori subentrò una naturale sovversione umana e vollero evitargli il carcere, considerandolo"insano di mente" da destinare al centro della Certosa di Padula. Vi restò circa due anni e insieme ad altri confinati perché oppositori del Regime Fascista riuscì a diffondere la passione la passione per la musica e costituì una banda.
Intanto si verificò un avvenimento straordinario che contribuì a salvarlo totalmente: la visita del duce Benito Mussolini alla Certosa di San Lorenzo. Il Duce fu accolto dai confinati al suono delle note della banda costituita dal Maestro Mauro Francesco con l'Inno Fascista[...]
La brillante esecuzione e la novità che si presentò al Duce sortì effetti positivi.
Il Duce parlò allungo col Maestro Mauro e venne a conoscenza della persecuzione politica subita ingiustamente, il particolare della condanna di insanità di mente. Ascoltato il resoconto Mussolini osservò:"e sarebbero questi come te pazzi?"
Poi telefonò al prefetto di Salerno affinché il Mauro fosse immediatamente liberato e restituito alla famiglia, con il reintegro nel posto di lavoro.
Moltissimi altri episodi della vita di questo eccellente musicista, di carattere fermo, sensibile e aperto alla cultura meriterebbero una voluminosa raccolta in un libro esclusivo.
E' bene chiarire una volta per tutte che Mauro Francesco non è mai stato pazzo, ma uomo libero nel pensiero e nelle azioni, capace degnamente di volare sulle ali della bella musica da lui coltivata, diffusa e amata.

Crescenzo e Michele Cicatelli, Orgogliosi di essere olevanesi, ilsaggioeditore, Eboli 2016, pp 53-54