Il Son








Nella musica popolare messicana, contrariamente a quanto avviene nell'America settentrionale, non esistono confini netti tra l'influenza dei colonizzatori e la tradizione indigena. Questo aspetto stilistico del materiale musicale trova riscontro nella coesione antropologica determinatasi nell'incrocio tra razza bianca e Amerindi.
I canti e balli dei meticci messicani, che accolgono sempre nuove esperienze musicali provenienti dalla musica colta, sono in continua evoluzione e rinnovamento, mentre le sopravvivenze del repertorio primitivo indigeno si fanno sempre più labili.
In particolare i canti per il ballo, diffusi in tutto il territorio sono denominati Son. Si tratta di un termine generico di una grande varietà di danze popolari tra le quali: Chilea, Gusto, Zapateado, Malaguena, Petenera, Fareche, etc.
Lo schema ritmico più consueto è in battute con tempi dispari, gli schemi con battute a tempi pari, meno frequenti, denunciano l'origine indigena di numerose melodie.
L'accompagnamento è affidato a strumenti diversi, tra i quali il bajo quinto che è una grossa chitarra con dieci corde,il flauto carrizo che viene costruito con lo stelo delle piante di granoturco.

Nota
Nel canto dei trovatori provenzali il Son  è una melodia unita a un testo lirico.
Nella letteratura musicale bretone il Son è una canzone in senso generico diverso dal Compianto.
Nella letteratura teatrale spagnola, qualsiasi brano musicale ballabile.