Avete a sapere ch'io non mi contento del cortigiano s'egli non è ancor musico e se, oltre allo intendere ed esser sicuro a libro, non sa di varii instrumenti; perché, se ben pensiamo, niuno riposo de fatiche e medicina d'animi infermi ritrovar si può più onesta e laudevole nell'ocio, che questa; e massimamente nelle corti [...]
Così criveva Baldesar Castiglione ne Il libro del Cortigiano (1528), che disegna in forma dialogica la figura del cortigiano perfetto secondo gli ideali del Rinascimento. Insieme con gli spunti didascalici attinenti ad ogni aspetto del vivere cortese,oltre alle lodi per la musica indispensabile al buon "Cortegiano", entrano nei dialoghi del libro riferimenti musicali, che riflettono gusto, usi, ideologie e tendenze dell'alta società italiana.
Il letterato e raffinato uomo di corte, visse presso Ludovico il Moro, i Gonzaga e il duca di Urbino; infine fu nunzio di papa Clemente VII a Madrid.
Il letterato e raffinato uomo di corte, visse presso Ludovico il Moro, i Gonzaga e il duca di Urbino; infine fu nunzio di papa Clemente VII a Madrid.