Saffo (secc. VII-VI a.C.) |
L'attività poetica di Saffo si svolse nell'ambito del tìaso, un luogo di culto sacro ad Afrodite, alle Muse, alle Cariti,
Il tìaso costituì lo strumento per l'educazione e l'iniziazione delle ragazze dell'aristocrazia lesbica e ionica alla vita matrimoniale, nel periodo di passaggio dall'adolescenza all'età adulta: elementi essenziali della formazione paideutica furono la musica, la danza, il canto, che erano strettamente connessi ai rituali della comunità e alle cerimonie nuziali di iniziazione.
A una semplicità di tessitura musicale dovevano conformarsi le melodie dei carmi monodici che Saffo stessa cantava alle ragazze della comunità.Per esse compose poesie (9 libri, giunti frammentari) di raffinata sensibilità e ricchezza di immagini, in metri vari (strofa saffica, pentametro dattilico, asclepiadeo, etc.).
La poetessa greca, innamorata e non corrisposta dal barcaiolo Faone, si sarebbe gettata dalla rupe di Leucade.