Franz Lehar.





LOuverture della Vedova allegra di Franz Lehar ha non solo entusiasmato generazioni di appassionati dell'operetta, ma anche conquistato bacchette di valore come quelle di Hebert von Karajan e di Lovro von Matacic, voci indimenticabili del teatro lirico come quella di Elisabeth Schwarzkopf e di Herman Prey, per non parlare del cinema che, fin dall'epoca del muto e dopo la mitica edizione del 1934 con Maurice Chevalier e Janette MacDonald, regista del grande Ernst Lubitsch, ha riproposto quest'opera infinite volte. 
La sera del 30 dicembre 1905, dal palcoscenico del Theater auf der Wieden, la Vedova allegra prende il volo per conquistare le platee di tutto il mondo e coprire di gloria e denaro il trentacinquenne Franz Lehar junior.
Il padre, Franz senior, si era trasferito a Vienna dalla regione dei Sudeti alla fine degli anni '60 dell'Ottocento ed era diventato primo corno dell'orchestra del Theater auf der Wieden, che sin dai tempi del Flauto magico di Mozart poteva considerarsi il regno del Singspied, cioè dell'operetta leggera in lingua nazionale. Ma Franz senior aveva anche il pallino della composizione e della direzione d'orchestra, fu per questo che, dopo aver sposato una ragazza di origine ungherese, lasciò la capitale asburgica per esibirsi in numerose città dell'Ungheria come direttore di bande, alle quali faceva spesso eseguire danze e marce di sua creazione.
Volle che il primo figlio si chiamasse come lui e seguisse la sua strada e fu  per questo uno dei pochi casi in cui la realtà superò le aspettative.
Purtroppo il destino volle che Franz padre non potesse assistere al trionfo del figlio, perché morì nel 1898, ad appena cinquant'anni.