Nicola Vicentino sul temperamento degli strumenti




Il proposito del libro di Nicola Vicentino L'antica musica ridotta alla moderna pratica (Roma 1555) consiste essenzialmente nel recupero della teoria dei modi e generi greci, a sostegno del cromatismo e dell'enarmonia. Nel commentare gli usi contemporanei, il libro li rivela e descrive: come in questo passo, il quale censura i "difetti" dell'accordatura temperata equabile usata nel liuto e nelle viole.

Dichiarazione sopra li difetti del Liuto e delle Viole d'arco, et altri stromenti con simili divisioni.

Dell'invenzione delle viole d'arco e del liuto, finora sempre s'ha sonato con la divisione dei semitoni pari, et oggi si suona in infinitissimi luoghi, ove che nascono due errori: uno che le consonanze delle terze, et in certi luoghi delle quinte, non sono giuste; e l'altro errore è quando tali stromenti suonano con altri stromenti, che hanno la divisione del tono partito in due semitoni, uno maggiore e l'altro minore, non s'incontrano, di modo che mai schiettamente s'accordano quando insieme suonano.

Claudio Gallico, L'età dell'umanesimo e del Rinascimento. Storia della Musica. E.D.T, Torino 1978, p118