I.Stravinskij. La sagra della primavera, balletto in 2 quadri, 1913







La sagra della primavera, che era stata composta per i Balletti russi di Diaghilev, fu rappresentata per la prima volta il 29 maggio 1913 nel Théatre des Champs- Elysèes di Parigi. L'orchestra era diretta da Pierre Monteux. La coreografia di Nijinskij e la musica di Stravinskij, che infrangevano molte regole, provocarono un memorabile scandalo.
Il soggetto della Sagra della primavera è basato sul semplice tema del sacrificio di una fanciulla prescelta per essere immolata al dio della Primavera onde propiziarsene i favori.
L'opera si suddivide in due grandi parti principali: 1. L'adorazione della terra (8 sezioni); 2. Il sacrificio (6 sezioni). La sua esecuzione richiede un organico orchestrale gigantesco (l'enorme gruppo di 38 strumenti a fiato comprende 8 corni).
Contrariamente alle esigenze della tradizione occidentale che, sino all'inizio nel sec. XX, antepone, nella gerarchia degli elementi costitutivi della musica, melodia e armonia al ritmo, La sagra della primavera subordina le due prime a quest'ultimo. Il primato del ritmo è particolarmente evidente nelle sezioni intitolate "La Glorificazione dell'Elettra" e "La Danza sacrale".
L' opera del compositore russo segna una pietra miliare nella storia della musica contemporanea, al pari di Pierrot lunaire di Schonberg (o con 2 punti), apparso in quegli stessi anni (1912).