Martin Lutero (1483-1546) |
La raccolta del Geistliches Gesanghuchlein, redatto da Martin Lutero in collaborazione con altri, curato nella parte musicale da Johann Walter, e pubblicato nel 1524 a Wittemberg, comprende composizioni o adattamenti a più voci di inni, da cantare durante il servizio liturgico. usato sino ai nostri giorni. dalla chiesa evangelica Egli,.basandosi sul principio che i fedeli dovevano partecipare attivamente alle funzioni, promosse la compilazione di un repertorio di canti in lingua tedesca e di costruzione polifonica molto semplice, L'edizione del Corale del 1524 porta una prefazione del riformatore religioso.
Nessun cristiano ignora, io credo, che il cantar inni spirituali è cosa buona e gradita al Signore; giacché a ciascuno è noto non solamente l'esempio dei profeti e dei re dell'Antico Testamento (i quali glorificavano Dio cantando o sonando, con inni e col suono d'ogni sorte di strumenti a corde), ma anche quella usanza particolare della generalità dei cristiani, fin dagli inizi, d'intonar salmi. Anzi, anche S.Paolo lo conferma, I Corinzi 14, e raccomanda ai Colossesi di cantare di cuore salmi e cantici spirituali al Signore, al fine che la parola di Dio e l'insegnamento del Cristo possano essere diffusi e praticati in tutti i modi.
Pertanto, per cominciare bene e per incoraggiare quelli che posson far meglio, anch'io con alcuni altri ho messo insieme certi cantici spirituali, in vista di diffondere dovunque e di promuovere il Santo Vangelo, che ora per grazia di Dio è rinato: così che anche noi possiamo vantarci, come fa Mosè nel suo cantico, Esodo 15,, che Cristo è la nostra forza e il nostro canto, e non possiamo cantare o dir altro che Gesù Cristo nostro Salvatore, come afferma Paolo, I Corinzi 2.
Questi canti inoltre sono stati adattati a quattro voci per nessun altro motivo che io desideravo che i giovani (che, a parte ciò,possono e devono essere educati alla musica ed alle altre arti) potessero disporre di qualcosa per sbarazzarsi delle loro canzonette d'amore e dei canti licenziosi, e potessero, invece di questi, imparare cose moralmente sane, e perciò sottomettersi con gioia, come gli si addice, al bene; ed anche perché io non sono dell'avviso che secondo il Vangelo tutte le arti debbano essere abbattute e debbano perire, come certi bigotti pretenderebbero, anzi volentieri le vedrei tutte, e specialmente la musica, al servizio di Colui, che le creò e le donò. quindi io prego che ogni pio cristiano voglia accettare tutto ciò, e, volesse Dio concedergli un talento pari o maggiore, aiuti a promuoverlo. Per di più, disgraziatamente il mondo è così fiacco e trascurato nell'educazione e nell'insegnamento ai poveri giovani, che non si deve in alcun modo dare ulteriore motivo a questo stato di cose. Che Dio ci conceda la Sua grazia. Amen
Nessun cristiano ignora, io credo, che il cantar inni spirituali è cosa buona e gradita al Signore; giacché a ciascuno è noto non solamente l'esempio dei profeti e dei re dell'Antico Testamento (i quali glorificavano Dio cantando o sonando, con inni e col suono d'ogni sorte di strumenti a corde), ma anche quella usanza particolare della generalità dei cristiani, fin dagli inizi, d'intonar salmi. Anzi, anche S.Paolo lo conferma, I Corinzi 14, e raccomanda ai Colossesi di cantare di cuore salmi e cantici spirituali al Signore, al fine che la parola di Dio e l'insegnamento del Cristo possano essere diffusi e praticati in tutti i modi.
Pertanto, per cominciare bene e per incoraggiare quelli che posson far meglio, anch'io con alcuni altri ho messo insieme certi cantici spirituali, in vista di diffondere dovunque e di promuovere il Santo Vangelo, che ora per grazia di Dio è rinato: così che anche noi possiamo vantarci, come fa Mosè nel suo cantico, Esodo 15,, che Cristo è la nostra forza e il nostro canto, e non possiamo cantare o dir altro che Gesù Cristo nostro Salvatore, come afferma Paolo, I Corinzi 2.
Questi canti inoltre sono stati adattati a quattro voci per nessun altro motivo che io desideravo che i giovani (che, a parte ciò,possono e devono essere educati alla musica ed alle altre arti) potessero disporre di qualcosa per sbarazzarsi delle loro canzonette d'amore e dei canti licenziosi, e potessero, invece di questi, imparare cose moralmente sane, e perciò sottomettersi con gioia, come gli si addice, al bene; ed anche perché io non sono dell'avviso che secondo il Vangelo tutte le arti debbano essere abbattute e debbano perire, come certi bigotti pretenderebbero, anzi volentieri le vedrei tutte, e specialmente la musica, al servizio di Colui, che le creò e le donò. quindi io prego che ogni pio cristiano voglia accettare tutto ciò, e, volesse Dio concedergli un talento pari o maggiore, aiuti a promuoverlo. Per di più, disgraziatamente il mondo è così fiacco e trascurato nell'educazione e nell'insegnamento ai poveri giovani, che non si deve in alcun modo dare ulteriore motivo a questo stato di cose. Che Dio ci conceda la Sua grazia. Amen