Musicosophia: la saggezza nei suoni





La scuola Internazionale di Musicosophia, in Germania nella cittadina di St.Peter, fu fondata dal musicologo rumeno George Balan.
La scuola persegue l'obiettivo di restituire all'ascoltatore la dignità che gli spetta, quale destinatario di ogni opera d'arte musicale. la "rieducazione" all'ascolto musicale non richiede alcuna conoscenza tecnica preliminare: per accedervi è sufficiente porsi in maniera attiva di fronte alla musica che si ascolta.
Il destinatario dell'opera musicale, con l'aiuto della concentrazione, del silenzio interiore e soprattutto della padronanza delle emozioni, ha il privilegio di comprendere quanto la musica vuole trasmettergli, il pensiero che essa esprime attraverso la melodia, l'armonia e il ritmo.
Geoge Balan scrive:"La musica parla da sé con sufficiente eloquenza dei suoi misteri  a chi le apre spirito e anima".
A mio avviso, quanto ha affermato Balan ci riporta, in qualche modo, a<lla concezione della musica di Wilhelm heinrich Wackenroder (1773-1798), scultore e critico musicale tedesco, autore del libro intitolato  Fantasie della musica.  Il pensiero di Wachenroder si ricollega alla nuova teoria romantica della musica che si basa soprattutto sul riconoscimento di una propria funzione autonoma, al di là dei semplici concetti edonistci del pensiero illuministico.
A tal proposito si ricordi il mutato rapporto nei confronti dell'Arte in generale da parte dei romantici: mentre l'Illuminismo vede l'Arte come emarginata in una società fondata nei valori pragmatici, il Romanticismo vede l'Arte come attività essenziale nella vita degli individui e dei popoli..
Per Wackenroder ci si deve porre, riguardo all'Arte ed in particolare alla Musica, in atteggiamento contemplativo, che è proprio dell'amatore d'Arte e non del critico che, selezionando, analizzando l'opera, non coglie l'unità dell'opera stessa: l'organo di accesso all'opera d'arte è il sentimento, non l'intelletto.
Quindi ciò che viene rifiutato da Wackenroder è la descrittività analitica, emotiva o affettiva della musica: nei suoni cerca valori più stabili, appelli di una interiorità indipendenti da stati d'animo Infine Wackenroder scopre nella musica un valore metafisico Con queste implorazioni:" Venite voi, suoni, avvicinatemi, salvatemi da questo doloroso sforzo terrestre verso la parola, avviluppatemi con i vostri raggi milliformi su, nel vecchio abbraccio del cielo che tutto ", comprende intuitivamente e simpateticamente l'armonia musicale che è quella stessa dell'animo umano e dell'ordine cosmico.
Ritornando al discorso della Scuola di Musicosophia l'ascoltatore, come Wackenroder, pian piano impara a percorrere la strada di una affascinante ricerca in grado di potenziare le sue innate capacità creative e di imprimere nel suo essere un più alto ordinamento dell'esistenza.
La Scuola Internazionale di Musicosophia ha succursali in tutto il mondo: in Italia la sede principale è a Varese e, inoltre, si tengono vari seminari nelle città di Firenze, Assisi, Bologna, Napoli e Roma.