Negli anni in cui Wolfgang Amadeus Mozart porta a compimento la sua straordinaria creazione di capolavori musicali, l'Europa è scossa da alcuni grandi avvenimenti che determineranno sconvolgimenti epocali, nella storia dei popoli. Il panorama culturale europeo è affascinato dalle novità che apportano le idee degli Enciclopedisti. Voltaire, nel 1759 pubblica Candido, il suo primo romanzo mentre - nello ste4sso anno- viene inaugurato il British Museum di Londra.
Mozart visse solamente 35 anni, ma furono anni in cui si verificarono cambiamenti,svolte decisive. La rivoluzione industriale, il progresso della scienza e della tecnica andavano di pari passo con i grandi mutamenti nel costume ma anche nell'arte.
Mozart fu in fondo un uomo del suo tempo, in qualche modo affascinato dalle idee di libertà che informeranno l'Europa dell'epoca. La sua affiliazione alla Massoneria, che di quelle idee, faceva bandiera, è anche il sintomo dell'uomo comune che rifiuta l'accettazione e l'imposizione di certi valori, dell'uomo comune che lotta contro i soprusi, che diventa protagonista della storia, ideali che la Rivoluzione Francese farà suoi. E dopo il 1789 l'Europa - almeno nella considerazione dei valori - non sarà più la stessa.
Anche la musica, in qualche modo, partecipa a questa svolta. La riforma del teatro musicale operata da Cristoph Willibald Gluk, in collaborazione con l'italiano Calzabigi, è volta all'attenzione verso questi nuovi valori..
Un cambiamento di valori, dunque, che determinerà anche una svolta nella professione, nell'atteggiamento del musicista, sino ad allora relegato a condizione servile.
Mozart chiude definitivamente un'epoca e - come ogni grande protagonista della storia, non solo musicale - ne anticipa un'altra.
Beethoven sarà appunto colui che per primo incarnerà la figura del musicista che compone prima per se stesso che per gli altri.
Mozart visse solamente 35 anni, ma furono anni in cui si verificarono cambiamenti,svolte decisive. La rivoluzione industriale, il progresso della scienza e della tecnica andavano di pari passo con i grandi mutamenti nel costume ma anche nell'arte.
Mozart fu in fondo un uomo del suo tempo, in qualche modo affascinato dalle idee di libertà che informeranno l'Europa dell'epoca. La sua affiliazione alla Massoneria, che di quelle idee, faceva bandiera, è anche il sintomo dell'uomo comune che rifiuta l'accettazione e l'imposizione di certi valori, dell'uomo comune che lotta contro i soprusi, che diventa protagonista della storia, ideali che la Rivoluzione Francese farà suoi. E dopo il 1789 l'Europa - almeno nella considerazione dei valori - non sarà più la stessa.
Anche la musica, in qualche modo, partecipa a questa svolta. La riforma del teatro musicale operata da Cristoph Willibald Gluk, in collaborazione con l'italiano Calzabigi, è volta all'attenzione verso questi nuovi valori..
Un cambiamento di valori, dunque, che determinerà anche una svolta nella professione, nell'atteggiamento del musicista, sino ad allora relegato a condizione servile.
Mozart chiude definitivamente un'epoca e - come ogni grande protagonista della storia, non solo musicale - ne anticipa un'altra.
Beethoven sarà appunto colui che per primo incarnerà la figura del musicista che compone prima per se stesso che per gli altri.