Al centro del suono.




La mia musica non è né questa né quella, non è dodecafonica, non è puntilista, non è minimalista...Cos'è allora? Non si sa. Le note, le note non sono che dei rivestimenti, degli abiti. Ma ciò che c'è dentro è generalmente più interessante, no? Il suono è sferico, è rotondo. Invece lo si ascolta sempre come durata e altezza. Non va bene. Ogni cosa sferica ha un centro: lo si può dimostrare scientificamente. Bisogna arrivare al cuore del suono: solo allora si è musicisti, altrimenti si è solo artigiani. Un artigiano della musica è degno di rispetto, ma non è né un vero musicista né un vero artista. [...]  non avete idea di cosa sia un suono! Vi sono dei contrappunti (se si vuole), vi sono sfasamenti di timbri diversi, armonici che producono effetti del tutto diversi fra loro, che non solo provengono dal suono, ma che giungono al centro del suono; vi sono anche movimenti divergenti e concentrici. Esso allora diventa grandissimo, diventa una parte del cosmo, anche se minima: c'è tutto dentro[...] Ribattendo a lungo una nota essa diventa grande, così grande che si sente sempre più armonia ed essa vi dsi ingrandisce all'interno, il suono si avvolge. Vi assicura che è tutto un'altra cosa: il suono contiene un intero universo, con armonici che non si sentono mai. Il suono riempe il luogo in cui vi trovate, vi accerchia, potete nuotarci dentro. [...] Quando si entra in un suono ne si è avvolti, si diventa parte del suono, poco a poco si è inghiottiti e non si ha bisogno di altro suono. [...] Tutto è là dentro, l'intero universo riempe lo spazio, tutti i suoni possibili sono contenuti in esso.

da: P.A.Castanet, N.Cisternino (a cura di), Giacinto Scelsi. Viaggio al centro del suono, Luna editore, La Spezia 1993, pp. 19-25