Il clavicembalo già in uso nel XIV secolo e fiorentissimo fino alla metà del Settecento, e il clavicordo, noto dal XV secolo e usato fin quasi alle soglie dell'Ottocento, sono figli di nessuno. Il pianoforte, strumento moderno, strumento illuministico, no. Il pianoforte ha un padre incontestato oltre che vari illegittimi pretendenti alla paternità. Il padre si chiama Bartolomeo Cristofori, nato a Padova il 4 maggio 1655, cembalaro al servizio del principe Ferdinando de' Medici, in Firenze, dal 1688 o 1689. [...]on risulta che Handel, alla corte di Firenze tra il 1706 e il 1707, s'appassionasse al nuovo strumento. [...] Johann Sebastian Bach non s'occupò del pianoforte [...]. Se il vecchio Johann Sebastian era costretto ad improvvisare un Ricercare su uno strumento a tastiera che non gli andava in taglio, un altro Bach c'era che meno ancora poteva permettersi di snobbare il pianoforte: suo figlio Carl Philipp Emanuel [...]. Spirito aperto, curioso e meditativo, Carl Philipp Emanuel tenne sì conto del pianoforte: i suoi interessi di strumentista e di musicista lo portavano piuttosto a preferire il clavicordo. [...]. In Mozart il rapporto tra idea musicale e la sua realizzazione sonora è immediato e l'invenzione musicale nasce insieme con l'invenzione sulla tastiera del pianoforte; perciò Mozart si esercitava pochissimo e non si preoccupava troppo del paziente raffinamento dell'esecuzione. [...] Per Mozart, come poi per Chopin, il rapporto musica-mano-tastiera è di completa identificazione.
da:P.Rattalino, Storia del pianoforte,Il Saggiatore, Milano 1988