Il lamento funebre





I primi e perfetti esempi di lamentazioni si rinvengono presso i Sumeri e gli Assiro-Babilonesi nelle due forme di quella per la distruzione di una città (per es. di Ur e di Lagash) e di quella rituale specialmente nei culti di Tammuz.
Il lamento funebre, che seguiva formulari verbali e schemi metrici fissati dalla tradizione, accompagnava le cerimonie funebri. Diffusa in passato in tutto il mondo classico - oggi principalmente nelle popolazioni nomadi di pastori e nelle società contadine arcaiche, quasi estinta in Italia - la pratica del lamento funebre è riferita soprattutto alle donne: è ancor oggi viva l'usanza delle lamentatrici professioniste, che ricordano le prèfiche del mondo romano antico,donne che dietro pagamento, piangevano il defunto in cortei o veglie funebri.
La Lamentazione pur ubbidendo a regole. si apriva senza difficoltà all'effusione del sentimento, alleandosi talora anche con la danza per una sua traduzione mimica.